domenica 17 novembre 2013

Da, ya khochu , chtoby

Sistema Central, New London.

Città di Manhattan
Bloomfield Planetarium; 17/11/2515






-Bride Private Room - poche ore prima del Sì.

- Anastasiya...
- Da?
- Sei davvero sicura di volerlo fare?  

Il Generale Vladimir Krushenko ha varcato i confini del Core, per la prima volta da molto tempo. 
In piedi, alle spalle della figlia, la osserva attraverso lo specchio, sul quale è riflessa l'immagine della giovane donna intenta a prepararsi per la cerimonia.
Gli occhi glaciali ricolmi di uno stupore confuso, che non alleggerisce in alcun modo la marzialità della postura o la severità intrinseca nei lineamenti sin troppo appuntiti, nel naso rapace e nella piega delle labbra spesso tese.

Sono soli.  Anya ha chiesto a Molly di concederle privacy per parlare con lui, dopo esserselo trovato davanti all'improvviso, di certo inatteso. 
Ha appena terminato di stendere un delicato velo di cipria sul viso, così da donare lucentezza all'incarnato pallido, privo di imperfezioni. Cerca lo sguardo del padre attraverso lo specchio, ma lentamente si volta a guardarlo.

-Pensi sia folle?
-Non più folle di quando ti sei legata a quel ....-Vladimir gesticola, secco. Non conclude la frase, ma qualcosa nello sguardo che le rivolge non lascia molti dubbi sull'oggetto dei suoi riferimenti.
-Non era...- Anya cerca di ribattere, ma sono discorsi già fatti. Ricordi che fortunatamente non fanno più male, ma restano fastidiosi. Schiude le labbra ad un sospiro lieve. Grava tra di loro l'aria pesante di un rapporto strappato in più punti, che forse nessuno dei due sa come ricostruire.
Ma la presenza di Vladimir sembra essere un buon segnale, nonostante tutto.

Lui è ancora fermo, immobile.  Trasuda il rigore che il suo ruolo e la sua educazione gli hanno imposto nel corso degli anni.
Anya scosta lentamente lo sgabello dalla toletta, si alza, schiude un piccolo sorriso carico di tutta l'esitazione del'verse. E' dimagrita un po' nell'ultimo periodo. Gli impegni, lo stress, i preparativi. Sembra fragile. Molto più di quanto lui non ricordasse.
Sembra terrorizzata. Il terrore che nasce da una felicità mai provata prima e che sembra soverchiarla. La vestaglia da camera in raso bianco di cotone che indossa apparteneva a Zara, sua madre. Il suo modo di ricordarla e sentirla vicina. 

- E' un salto nel vuoto, lo so. Ma non sono mai stata tanto sicura di niente, in tutta la mia vita. 
- He is a...
- Please, don't say that. And I know you like him. Anyway.
- Ma dovrai stare molto più attenta, di quanto tu non sia stata fino ad ora. 
- I will. Non ti basta vedere dove sono riuscita ad arrivare?
- Sei anche morta.
- Non ho intenzione di ripetere l'esperienza.
- Se tradisse te  come...
- Non lo farà. 
- Se lo facesse, lo ucciderei con le mie mani.
- That's comforting.
- I'm serious.
- I know, me too.

C'è un momento di reciproco imbarazzo. Lo splendido abito realizzato per lei da VValentine,  stilista attualmente più in voga del Core, attende solo di essere indossato.

- Dovresti...
- Da.Vestirmi.
- Vado.
- Spasibo...puoi mandarmi dentro Molly?

Vladimir annuisce una volta soltanto, muovendo già i primi passi verso la porta che va ad aprire pochi istanti dopo. Si ferma sulla soglia, voltandosi a guardarla ancora una volta.

- Ti... accompagno io.




-Bride Private Room - il tempo stringe, prima del Sì.





- Gli anelli! Dove sono gli anelli?! Li ha Vergil, vero?

-' Yuska, ti vuoi calmare? Hai ricontrollato tutto una marea di volte.
- L'abito cade male, sono dimagrita troppo.
- Sei dimagrita nel cervello, ma questo è stato chiaro quando hai accettato di sposare Facciadichiu...
- Sorella!!!
- Da, da! - Molly la sfotte, come sempre, imitandone l'accento. - Lo so, mio cognato non si può chiamare così e bla bla. Ma! - alza l'indice, precisando che - Non lo è ancora. 
E comunque, 'Yuska, sei meravigliosa, e sfido chiunque a dire il contrario. Allora, sei pronta?
- ...No.
- Come no?
- No, non sono pronta. Non sono pronta per niente! Non era previsto tutto questo. E sto rischiando di andare in iperventilazione. Dove diavolo è Declan?
- Torna subito, è andata ad assicurarsi che i fiori fossero a posto e il coso d'archi avesse gli spartiti e tutta quell'altra roba che le hai chiesto di fare. ...Che cosa non era previsto? Che ti rincoglionissi così tanto da accettare di sposarlo? Se ben ricordi, io te l'ho detto la prima volta che vi ho visti insieme. 
- Me la rinfaccerai a vita, vero?
- Ci puoi scommettere, quant'è vero che sono tua sorella. 
- Fair enough. Probabilmente me lo sono meritato.
- You bet. Comunque, 'yuska, questo posto è...esagerato.
- A little bit. Però non puoi dire che non sia suggestivo.
- Scherzi? E' una figata pazzesca.  Solo un tantino, ehr, sborona?
- Mi sposo una sola volta nelle mie due vite. Posso permettermelo.
- la solita....Allora, ti sei calmata?
- No.

Un paio di colpetti leggeri alla porta annunciano l'ingresso di Declan. Elegantissima, spietatamente adorabile come sempre.

- E' tutto in perfetto ordine.

Annuncia, accostandosi ad Anya per sistemarle una piega dell'abito. Un tripudio di pizzi che fasciano il busto e le curve abbondanti, scivolando poi in una gonna a campana che sfiora  il pavimento, malgrado i tacchi alti.

- Mancano solo gli sposi.

Declan lo dice dolcemente, ma crea il panico. Anya spalanca gli occhi, le manca il fiato.

- Gli sposi? Lui non c'è???!  Edan non c'è?? 
- In leggero ritardo, sembrerebbe. Ma nulla di cui tu debba preoccuparti. Sarà qui a minuti.
- Come sarebbe che non devo preoccuparmi? E' la sposa ad avere facoltà di ritardare, non lui!



****



Il luogo scelto non potrebbe essere più suggestivo.

Il Planetarium più rinomato del Core, dotato delle strumentazioni più all'avanguardia, offre agli sposi l'abbraccio dello spazio tanto caro ad Anya.
In presenza di parenti, amici più cari e qualche esponente del jet set aziendale che non sarebbe stato affatto il caso di non invitare, pronunciano le loro promesse nell'abbraccio delle stelle.

E dopo il rinfresco aprono le danze, sulle note del quartetto d'archi ed avvolti da una sorprendente olografia in movimento, che proietta intorno a loro i Sistemi Central e Columba, in scala ridotta.







"....and I now pronounce you Husband & Wife"













Location:

Bloomfield Planetarium
Manhattan; New London
















The Maid of Honour:


Molly Cox


The Officiant:


Vergil Neville



Presenti tra gli Invitati:

Declan Khan con Derek Bark
Paul Carraway
Lelaine Blackwood con Mullin Lee Carter
Huck Haggerty
Arch Stanton con Ming Li

Generale Vladimir Krushenko
Lev Krushenko
Maggiore Ivan Krushenko
Mikail Krushenko
Max Krushenko
Col. Andreji Krushenko
Dimitri Yuzov