giovedì 25 luglio 2013

lyubov' i strakh


Greenfield,
Porto; Skywatcher 
Luglio 2515





-So...Due volte in un solo giorno.

-Signorina Krushenko, devo ammettere che non ha resistito molto alla tentazione di rivedermi, in effetti ...Se le mie giornate fossero tutte come questa immagino che non avrei molto altro da chiedere. 

- Non hai perso la tendenza all'egocentrismo, Mister Dartley...Chi ti dice che io sia venuta solo per te? Mh?

- Non posso dire che tu sia venuta solo per me. ... Ciò che so per certo è che i miei occhi hanno ormai l'assodata abitudine di vedere solo te. E questo è bizzarro. Quando sono chiusi, quando mi trovo solo nella mia cabina a riflettere, quando mi trovo immerso tra persone con le quali non ho nulla da condividere, e persino quando mi trovo tra persone con le quali ho invece moltissimo da condividere. Dunque, dimmelo tu. Sei venuta solo per me? 

- I....la mia presenza a Greenfield non era ...così..necessaria.
...I miss you, Edan. ...Mi manchi. Ma sono un disastro...e ho paura.

-Provo un senso di estrema tristezza per il me del passato che non aveva ancora la possibilità di guardare ciò che sto guardando io in questo momento. ...Non esistono modalità esatte per tradurre in parole la sensazione di smarrimento che ho vissuto nello starti lontano. Percepisco chiaramente che ogni parola non sarebbe all'altezza del compito; almeno quanto percepisco chiaramente di amarti, senza alcun genere di dubbio o incertezza.
Tu non sei un disastro. ... Quella scatola segreta non mi lascia alcun dubbio a riguardo. Irradia una luce gentile che non è in grado di accecare e che, nello stesso tempo, è in grado di illuminare nel modo più perfetto che abbia mai avuto modo di sperimentare. Non lascerò mai che una persona in grado di fare questo si definisca un disastro.








Trascorrono le ore, i giorni, i viaggi.  
Scorre acqua nei fiumi e pulsano le stelle nel 'Verse. Lei ancora sta tentando di comprendere a fondo per quale motivo parole così belle l'abbiano gettata nel terrore più atavico. Le abbiano spezzato il respiro al punto tale che non è stata in grado di dire nulla. Di fare, nulla. 
Solo piangere. Lacrime silenziose di emozioni troppo forti e contrastanti, e contrastate, per essere espresse in altro modo.