lunedì 4 marzo 2013

Neprednamerennyye posledstviya

Horyzon, Capital City
Appartamento in Ocean Park - interno notte
Febbraio 2515


Anastasiya Krushenko è appollaiata su uno degli sgabelli bianchi sistemati accanto all'isola cucina.
Sul ripiano in marmo di fronte a lei se ne sta l'holodeck acceso, connesso con un altro apparecchio situato a diversi pianeti di distanza, in un altro sistema solare.

Sullo schermo, il volto sgranato di un uomo che non ha modo di incontrare di persona da molto tempo ormai. La distanza è tale che le immagini sono rallentate, il segnale disturbato nonostante il canale criptato ed iper protetto. La voce del russo risuona distorta, quasi metallica a tratti. Incredulo, per le notizie che lei gli ha appena riferito.
D'altro canto Anastasiya stessa non sembra meno sorpresa, o meno incline a interpretare tutto come un diabolico scherzo del destino.
Nel silenzio dell'appartamento risuonano solo le loro voci. Basse, nonostante la tentazione di urlare sia sempre forte quando c'è la consapevolezza di un vasto settore di spazio cosmico a sancire le distanze.

Fra domanda e risposta, tra una battuta e l'altra scorrono sempre momenti piuttosto lunghi, a tratti minuti, che rendono il dialogo più surreale, come fosse arbitrato da melassa invisibile.

-Mi stai prendendo in giro, Volpe? 
-Mi aspettavo questa domanda. ...No. Sono serissima, anche se non sembra.
-Sembri sul punto di scoppiare a ridere da un momento all'altro.
-Perché lo sono! 
-Allora mi stai prendendo in giro veramente.
-No, Yas. E' come ti ho detto. Mi hanno promosso a Vice Ceo. Per volontà di Miss Khan stessa.
-...
-Sono seria! ...Anche se credo scoppierò in una risata isterica da un momento all'altro.
-No, ascolta. Smettila di raccontarmi frottole. Che cazzo, lo sai che poi devo fare rapporto. Sono sempre un tuo superiore!
-Se non mi credi, perché non avvii un controllo sull'IdN? Dovrebbe essere il primo risultato utile ufficiale, subito dopo al mio nome.
-Lo sto facendo.
-Ottimo. Mentre attendi la risposta, avrei anche altre cose da dirti.
-Sono altre prese per il culo?
-Sei un irresistibile umorista, Yas.  No. Sono serie. E'...seria. E personale.
-Che hai combinato stavolta? Sei improvvisamente rinsavita e hai mollato il tuo soldato per qualcuno di meno pericoloso e paradossalmente più utile alla causa?
-No.  Direi che è esattamente il contrario. E ti rammento che non è a causa sua che sono... morta, la prima volta. Non è certo il più pericoloso sulla piazza.
-U vas yestʹ moye vnimaniye. 
-Korosho. Vivo con lui.
-Izvyniat'. Devo aver sentito male. Mi è sembrato avessi detto che vivi con ...lui.
-Hai sentito benissimo.
-Credo che il Rebirth ti abbia cotto il cervello. O a resuscitare è stata l'Anastasiya di un'altra dimensione.
-Sai che non mi piace quando usi il mio nome, Yas.
-A me non piace quello che mi stai raccontando. E non siamo nemmeno lontanamente pari.
-Non capisco che cosa ci sia di così folle.
-Che cosa non capisci? Il fatto che tu sia un agente d'Intelligence di Koroleva e lui un Ufficiale Alleato e che la vostra unione risulti innocua quanto un reattore a fusione in sovraccarico? O che vivendo con lui dovrai stare sempre ben più che attenta a nascondere tutto e...oh, dimmi che non avete un video sistema di sorveglianza interna.
-Non l'abbiamo. ...Strano, mi era parso, fino ad ora, che ti facessero comodo le informazioni ricavate grazie alla mia relazione con lui. Ora, improvvisamente, mostri scetticismo?
-Certo che fanno comodo. E non sono scettico. Sono preoccupato. Diamine, sei morta , Volpe. Ti abbiamo trovata per puro caso, e sai quanto me che essere tornata è un miracolo. Ora ti immergi in un potenziale disastro?
-A questo proposito. Ho...
-..Hai, cosa?
-..cercato di prevenire il disastro.
-Pisda! 
-Almeno lasciami spiegare prima di inveire
-No, non mi riferivo a quello. Pisda... ho la risposta sull'Idn. Anastasiya Irina Diodora Krushenko, Vice Ceo Blue Sun: Capital City.
-Sembri sorpreso. Te l'avevo detto.
-Sono, sorpreso. Devono avere un discreto senso dell'umorismo, alla Blue Sun. Oppure Carter ha valutato che fosse la mossa più politicamente saggia da fare per attirare le simpatie del Rim. 
-Il pensiero mi ha sfiorata. In fondo siamo tutti pedine. E giocatori al tempo stesso.
-La stampa ci andrà a nozze.
-Ha già iniziato.
-Interviste, foto...pisda.
-Vedo che hai compreso. Il mio volto è già piuttosto noto. Credi qualcuno del Klan sia ancora in giro e possa...riconoscermi?
-No. L'unico che ancora ci sfugge è Bijeli. Gli altri li abbiamo neutralizzati. Tutti. O quasi.
-In questo non posso aiutarti. Quel bastardo è sparito prima che potessi consegnarvelo. ...E' possibile che facciano controlli approfonditi, se non li hanno già fatti...
-Probabile, sì.
-Mio padre...
-Potrebbe emergere? Possibile. E' quasi strano che nessuno abbia ancora notato gli agganci. E' un cognome ingombrante, il tuo.
-Ah, nel Core sono abituati a non guardare al di là del loro naso. Sempre che  non serva ai loro affari. Possibile che siano in pochi a conoscere i nomi dei membri del nostro governo. Casi eccezionali. Ma i giornalisti sono altra pasta. Ficcanaso per natura.
-Ne parlerò con lui. Forse potrebbe addirittura essere quasi...utile. Un segnale di distensione da sfruttare ufficialmente. Oppure una terribile zappa sui piedi nei rapporti con l'Indipendenza. O chissà che altro.
-Bene, speravo lo dicessi. Ancora non l'ho informato. Di nulla.
-Immaginavo. Scordati che gli dica il resto. ...a proposito del resto. Cosa dicevi sul modo di prevenire il disastro?
-Dovevo dargli qualcosa in mano, di concreto, perché capisse che non sono una terrorista. Non sono quella che credeva, o credevano. 
-Dal suo punto di vista potresti essere anche peggio. Che cosa gli hai dato?
-Le mie piastrine.
-Tu cosa? Le tue piastrine?! 
-Respira, calmati. Alla tua età fa male scaldarsi così.
-Ti strozzerei con le mie mani se fossi qui.
-Per fortuna non ci sono, poi ti mancherei.
-Non ci contare troppo. Sei uscita di senno?
-Sei noioso, mi fai la stessa domanda in continuazione. La risposta è sempre: no. 
-Cazzo. Sei...sei davvero così presa, da quest'uomo? Quando Ivan me l'ha detto non riuscivo a crederci.
-Invece puoi crederci. Ora, se ti calmi..ti spiego. 
-Spiegami, ma non ti garantisco la calma.
- Gli ho detto che ero un soldato, come lui. Gli ho detto del mio passato nella FOM, e del fatto che lavorassi come infiltrata nelle organizzazioni criminali..e che per questo mi sono avvicinata all'equipaggio della Monkey Wrench. Seguendo le tracce di B. ...Se anche facessero un controllo, vedrebbero che effettivamente ero pilota attivo delle Forze dell'ordine Moscovite , e il congedo risulterebbe come copertura per l'ambiente criminale.
-...
- Ti ho lasciato senza parole?
-...Da. ...Potrebbe...potrebbe funzionare.
-Fino ad ora ha funzionato. E considerato il fatto che non ho intenzione di mutare la mia posizione attuale, potrebbe continuare a funzionare.
-Vuoi davvero restare lì? Alla Blue Sun, in quella posizione?
-E tu vorresti davvero che rinunciassi? In questo modo potrò tenere rapporti ottimali con la Flotta, e farvi avere anche più informazioni di prima.
-Non tornerai, vero? Intendo, per più di una visita.
-No. Non fino a quando ci sarà lui, qui. 
-Capisco.
-Non credo...ma apprezzo lo sforzo.
-Fai attenzione. Io mi occuperò del Generale, e dei tuoi dossier militari.
-D'accordo. Grazie.
-Sii puntuale con i rapporti. Non voglio mandare qualcuno a cercarti inutilmente.
-Da, da. Ora è meglio chiudere. Tra un paio d'ore devo essere in ufficio.
-Dèi. Con questa stenderò tutti. 
-Già. Lo immagino. Buona notte Yas.
-click-